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Attacchi cyber in 120 paesi, nel mirino la Nato e l'Ucraina

Analisi annuale Microsoft, aumenta lo spionaggio dei governi

Redazione Ansa

Nell'ultimo anno è aumentata la portata globale degli attacchi cyber, hanno interessato 120 Paesi e sono stati caratterizzati dallo spionaggio sponsorizzato dai governi. Quasi la metà ha preso di mira Stati membri della Nato e più del 40% è stato sferrato contro organizzazioni governative o del settore privato coinvolte nella costruzione e nella manutenzione di infrastrutture critiche. In Europa, i paesi più attaccati sono stati Ucraina (33%), Regno Unito (11%), Francia e Polonia (5%), Italia (4%) e Germania (3%). Sono i dati del nuovo Microsoft Digital Defense Report, un'analisi condotta da luglio 2022 a giugno 2023.

Secondo il rapporto, se "nel recente passato gli attacchi erano più incentrati sul guadagno finanziario attraverso ransomware, i dati mostrano che oggi la motivazione predominante è quella di rubare informazioni, monitorare segretamente le comunicazioni o manipolare ciò che le persone leggono". Tra gli attori più attivi su questo fronte ci sono Russia, Cina, Iran e Corea del Nord. L'Intelligenza artificiale - spiega inoltre Microsoft - crea nuove minacce ma anche nuove opportunità di difesa. Gli aggressori, infatti, "stanno già utilizzando l'IA come arma per perfezionare i messaggi di phishing e migliorare le operazioni con immagini sintetiche", ma allo stesso tempo, "l'intelligenza artificiale sarà fondamentale anche per una difesa efficace, grazie alla capacità di automatizzare e velocizzare aspetti della cybersecurity come il rilevamento delle minacce, la risposta, l'analisi e la previsione".

I dati analizzati da Microsoft indicano, infine, che gli attacchi ransomware aumentano in sofisticazione e velocità, così c'è una crescita di quelli basati sulle password e sull'autenticazione a più fattori.

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