Mysterious team Bangladesh, gruppo di hacker che si è fatto notare in passato per attacchi soprattutto contro siti indiani ed israeliani, ha preso di mira tre aeroporti italiani: quelli di Valle d'Aosta, Calabria e Puglia. Gli attacchi sono di tipo Ddos (Distributed denial of service) ed hanno determinato rallentamenti nei siti. L'Agenzia per la cybersicurezza italiana, a quanto si apprende, ha allertato i soggetti potenzialmente interessati dall'offensiva: gli aeroporti e, più in generale, gli erogatori di servizi essenziali.
Già dall'inizio della crisi Hamas-Israele è stato alzato il livello di attenzione della sicurezza cibernetica italiana. Come sempre, in questi casi, si registra un aumento dell'attività anche sul web, con la partecipano - tra gli altri - di hacktivisti come sembrano essere quelli del Mysterious team Bangladesh: gruppi che con leloro azioni portano avanti un messaggio politico. In Europa, tra l'altro, il team ha colpito in passato la Svezia dopo il caso della distruzione di una copia del Corano. La situazione in Medio Oriente è quindi l'occasione per una nuova campagna di hackeraggio da parte della crew.
"Abbiamo mandato un po' di informazioni di dettaglio ai soggetti, finalizzate a raccomandare l'innalzamento dell'attenzione rispetto a questo fenomeno che c'è in atto. Le abbiamo mandate a un certo numero di soggetti, quindi, a tutte le amministrazioni centrali che fanno parte del nucleo per la cyber sicurezza nazionale, ad altri soggetti appartenenti al perimetro per la sicurezza nazionale di cybernetica, agli operatori di servizio essenziali, alle infrastrutture critiche, agli operatori dei trasporti, agli operatori bancari". Lo dice all'ANSA il direttore del servizio operazioni dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale, Gianluca Galasso.
"Abbiamo raggiunto con delle comunicazioni dirette questi nostri soggetti stimolandoli a innalzare l'attenzione, ricordando l'adozione di quelle che sono le misure e le best practice di settore - prosegue - In questo momento però - sottolinea Galasso - non c'è nessuno stato di pericolo, emergenziale. Sono solo cautele e buone pratiche che devono essere adottate tenendo in considerazione quello che succede".
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