Non solo generazione di immagini e video. Google userà l'intelligenza artificiale di Gemini anche per migliorare i suoi strumenti di cybersecurity. L'azienda ha infatti lanciato Threat Intelligence, una piattaforma dedicata al monitoraggio dei sistemi di aziende e clienti per anticipare e rispondere alle principali minacce alle reti informatiche.
L'IA di Gemini si combinerà con i prodotti esistenti sviluppati dall'unità specializzata Mandiant, che Google ha acquisito nel 2022, e con quelli di VirusTotal, uno strumento online che il colosso aveva già lanciato per analizzare, manualmente, indirizzi sospetti e persino file che potrebbero essere stati infettati da virus. Alla base di Threat Intelligence c'è il modello di grandi dimensioni Gemini Pro 1.5, che sarebbe in grado di identificare le minacce in pochi secondi. In un test eseguito da Big G, sono bastati 34 secondi a Threat Intelligence per identificare e analizzare il codice dell'attacco ransomware WannaCry, che nel 2017 ha bloccato ospedali e aziende in tutto il mondo. Le capacità di generare testo di Gemini entrano in gioco quando si tratta di ottenere report sintetici sulle operazioni di sicurezza.
Il chatbot stilerà documenti usando linguaggio naturale, così da rendere più semplice la vita ai manager e alle persone che, in azienda, sono poco avvezze ai tecnicismi. A seguito delle segnalazioni automatiche, ogni utente potrà prendere le contromisure necessarie per prevenire la buona risucita di un attacco, ad esempio chiudendo eventuali buchi di sicurezza nei software utilizzati o nelle connessioni internet non adeguatamente protette. "Gli approcci tradizionali richiedono molto lavoro e possono rallentare la capacità di rispondere alle minacce, impiegando giorni o settimane per ogni operazione - scrive Google sul blog ufficiale - combinando le capacità di Gemini con quelle di Mandiant, abbiamo aumentato le capacità di difesa e ridotto il tempo necessario per identificare e proteggerci dalle nuove minacce".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it