Potrebbe esserci anche una "scatola a rotelle" nel sistema che sarà usato da Google per consegnare merci via drone, in risposta ad Amazon. In un brevetto appena concesso dall'ufficio competente degli Stati Uniti, Big G descrive infatti un "recipiente per la consegna", una sorta di contenitore su ruote pensato per ricevere il pacco direttamente dal drone, con cui comunica attraverso i segnali infrarossi, e poi trasportarlo in un posto sicuro, come ad esempio un garage.
In questo modo, spiega la compagnia, si eliminerà il rischio che la merce possa essere rubata nel caso in cui il drone non sia in grado di recapitarla nel luogo esatto.
Il dispositivo brevettato, che potrebbe non divenire mai realtà, fa parte di 'Project Wing', il progetto di Google per le consegne con droni. Nel novembre scorso Davis Vos, a capo del progetto, ha annunciato che il sistema di consegne sarà operativo nel 2017, ma non ha rivelato alcun dettaglio in merito al funzionamento.
Project Wings dovrà vedersela con il servizio rivale di Amazon, chiamato 'Prime Air', di cui due mesi fa è stato mostrato il primo spot promozionale: prodotto recapitato nel giro di mezz'ora dall'ordine, direttamente nel giardino di casa.
Prima che diventi realtà in Usa, tuttavia, bisognerà attendere che la Federal Aviation Administration (Faa) pubblichi le regole per l'uso commerciale dei droni, regole attese nel corso dell'anno. Nel frattempo anche altre aziende guardano al cielo per velocizzare le consegne di merci. Tra queste la potente catena di negozi Wal-Mart, che ha chiesto alla Faa un'apposita autorizzazione.