(ANSA) - ROMA, 7 DIC - Per la prima volta sono stati usati
dei magneti per far muovere le dita di una mano robotica in
maniera simile alle dita naturali. E' stato possibile grazie
all'esperimento italiano che ha utilizzato il campo magnetico,
anziché i segnali elettrofisiologici, per monitorare la
contrazione dei muscoli residui di un arto amputato e ha usato
questa informazione per muovere le dita della protesi.
L'esperimento, pubblicato sulla rivista Scientific Reports, si
deve ai ricercatori dell'Istituto di Biorobotica della Scuola
Sant'Anna di Pisa. Il prossimo passo sarà rendere i magneti
biocompatibili e impiantabili, quindi sarà possibile la
sperimentazione sull'uomo.
''Le protesi attuali della mano funzionano sfruttando i
segnali elettrici dei muscoli dell'arto residuo, ma possono solo
aprire e chiudere tutte le dita insieme'' ha detto all'ANSA
Christian Cipriani che coordina il progetto Myki (Bidirectional
Myokinetic Implanted Interface for Natural Control of Artificial
Limbs).
Mano robotica si muove come la naturale
Per la prima volta movimento controllato con i campi magnetici
