ll massiccio cyber attacco ai danni dell'Ucraina avvenuto poco prima dell'offensiva russa è stato accompagnato dalla diffusione di un nuovo ceppo di malware chiamato FoxBlade, apparso per la prima volta in assoluto proprio in questi attacchi informatici all'infrastruttura digitale del paese. Lo hanno rilevato i ricercatori del Microsoft Threat Intelligence Center (Mstic) che hanno identificato il virus sui sistemi attaccati, inserendolo poi nel database della piattaforma di sicurezza in modo da riconoscerlo e bloccarlo.
"Diverse ore prima del lancio di missili o del movimento dei carri armati il 24 febbraio, abbiamo rilevato un nuovo round di attacchi informatici offensivi e distruttivi diretti contro l'infrastruttura digitale dell'Ucraina. Abbiamo immediatamente informato il governo ucraino della situazione e fornito consulenza tecnica", spiega la società in un post ufficiale.
Secondo i ricercatori questi attacchi informatici sono ancora in corso e sono mirati per il momento "con alta precisione" solamente l'infrastruttura governativa ucraina. Nel post pubblicato la società tecnologica sottolinea anche la differenza rispetto a precedenti clamororsi come gli attacchi del ransomware NotPetya, generalizzati e massivi in tutta Europa, nel 2017.
FoxBlade, nello specifico, lancia attacchi DDoS (Denial of Service) che mettono fuori uso i siti, ma potrebbero anche scaricare e installare sui sistemi altri virus malevoli che rendono gli attacchi persistenti.