L'Icann, Internet Corporation for Assigned Names and Numbers, l'organizzazione che si occupa delle attività necessarie al funzionamento di Internet, ha rifiutato nei giorni scorsi la richiesta del governo ucraino di escludere la Russia da Internet, come sanzione per l'invasione in Ucraina. La proposta era stata presentata il 28 febbraio dal vice primo ministro ucraino Mykhailo Fedorov.
"La nostra missione è mantenere la neutralità e agire a sostegno di Internet globale. Non consiste nell'adozione di azioni punitive, di sanzioni o alla limitazione dell'accesso a segmenti di Internet, indipendentemente dalle provocazioni", ha scritto l'ente in una lettera di risposta i primi di marzo. Fedorov aveva inviato una lettera all'Icann chiedendo fossero revocati il dominio di primo livello nazionale ".ru", il suo equivalente in cirillico ".рф" e altri domini impiegati per accedere ai siti e ai servizi online russi, di revocare i certificati che consentono di creare connessioni sicure tra i siti e i computer che si collegano ai loro contenuti, di disattivare per i siti russi il sistema Dns che si occupa di smistare il traffico.
L'Icann, pur riconoscendo le violenze e la gravità della situazione in Ucraina, ha risposto che è stata creata per "assicurarsi che Internet funzioni, non per avere un ruolo per coordinare azioni che le impediscano di funzionare".
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