Kaspersky, tra le principali aziende di sicurezza informatica a livello globale, ha aperto a Roma un nuovo Transparency Center, una struttura pensata per dare a partner, clienti e autorità la possibilità di visionare le pratiche che riguardano l'ingegneria e l'elaborazione dei dati. L'accresciuta diffidenza dei governi europei circa le attività della compagnia con sede principale a Mosca è uno dei motivi che hanno spinto il gruppo ad aprire maggiormente le porte dei propri uffici a qualsiasi ente, privato o pubblico, per analizzare i processi che riguardano la fornitura di software molto conosciuti, come gli antivirus.
Contestualmente al centro capitolino, Kaspersky ha annunciato l'apertura di una sede anche a Utrecht. Entrambe operano per soddisfare il crescente interesse che le aziende hanno nel conoscere a fondo i propri fornitori di tecnologia. Secondo Kaspersky infatti, il 70% dei responsabili IT è convinto che per riporre la propria fiducia compagnie di cybersecurity sia di vitale importanza avere la certezza costante che le soluzioni implementate operino in uno scenario noto e affidabile. I nuovi centri fanno parte della Kaspersky Global Transparency Initiative che mira ad aprire la "scatola nera" della tecnologia, aumentando la fiducia dei clienti nelle soluzioni dell'azienda. Con il lancio nel 2017, Kaspersky è stata la prima società di cybersecurity al mondo a rendere disponibile il proprio codice sorgente per una revisione esterna. Dopo Madrid e Zurigo, con Roma e Utrecht, Kaspersky dispone ora della più vasta rete di centri di questo tipo in Europa.
"Il lancio dei nuovi Transparency Center conferma la nostra convinzione che fornire una maggiore trasparenza sul funzionamento della tecnologia e sul trattamento dei dati sia fondamentale. Per questo, il nostro impegno a fornire questa 'trasparenza' continuerà anche in futuro" ha commentato Cesare D'Angelo, General Manager Italia di Kaspersky.
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