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Dopo OpenAI, class action Usa anche contro l'IA di Google

Società: "Chiari da anni sull'uso di dati da fonti pubbliche"

Redazione Ansa

Dopo OpenAi, class action anche nei confronti di Google per l'addestramento dei sistemi di intelligenza artificiale che sottrarrebero dati degli utenti e violerebbero il copyright. L'azione legale proposta contro Google, la sua società madre Alphabet e DeepMind, sussidiaria di Google per l'intelligenza artificiale - come riporta la Cnn - è stata depositata presso un tribunale federale della California ed è stata intentata dallo studio legale Clarkson. Lo stesso che ha già avviato una causa simile contro il produttore di ChatGpt, OpenAI, pochi giorni fa.

Secondo la denuncia, Google "ha rubato tutto ciò che è stato creato e condiviso su Internet da centinaia di milioni di americani" e ha utilizzato questi dati per addestrare i suoi prodotti di IA, come il suo chatbot Bard. Secondo la class action, inoltre, il colosso californiano ha preso "virtualmente la totalità della nostra impronta digitale", inclusi "lavori creativi" per costruire i suoi prodotti di intelligenza artificiale.

L'azione legale punta il dito, in particolare, come spiega Cnn, su un recente aggiornamento della politica sulla privacy di Google che afferma esplicitamente che la società può utilizzare informazioni accessibili al pubblico per addestrare i suoi modelli e strumenti di intelligenza artificiale.

La società - dice a Reuters online, Halimah DeLaine Prado, General counsel di Google - è stata "chiara per anni sul fatto che utilizza i dati provenienti da fonti pubbliche, come le informazioni pubblicate sul web aperto e i set di dati pubblici, per addestrare i modelli di intelligenza artificiale alla base di servizi come Google Translate, in modo responsabile e in linea con i nostri principi di intelligenza artificiale." "La legge americana supporta l'utilizzo di informazioni pubbliche per creare nuovi usi benefici e non vediamo l'ora di confutare queste affermazioni infondate", aggiunge DeLaine Prado.
   

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