(ANSA) - MILANO, 17 AGO - Un team di ricercatori ha
sviluppato una nuova tecnica di attacco informatico che può
rubare password e altri dati semplicemente ascoltando i tasti
premuti da un utente sul computer. Al centro di tale scenario
c'è Zoom, uno dei software più famosi per videochiamate di
lavoro, e non solo, da remoto.
Oltre alle chiavi di sicurezza, la tecnica potrebbe essere
usata anche per rubare messaggi o qualsiasi altra informazione
sensibile digitata sui pulsanti di una tastiera, sia di un
portatile che di un computer fisso. Affinché la prova vada a
buon fine, un utente malintenzionato deve prima registrare i
tasti premuti dalla tastiera di un bersaglio utilizzando un
microfono nelle vicinanze o tramite uno smartphone che è stato
infettato da malware. Allo stesso tempo, le sequenze di tasti
possono anche essere registrate su chiamate Zoom o altre app di
chat video. Per addestrare il modello di deep learning a
riconoscere le sequenze di tasti in base al suono, i ricercatori
alla base di questo progetto hanno raccolto dati premendo 36
tasti su un MacBook Pro 25 volte ciascuno e registrando i suoni
prodotti da ogni pressione attraverso un iPhone 13 mini
posizionato a pochi centimetri di distanza dal computer.
Successivamente, i ricercatori hanno usato un software di
intelligenza artificiale per distinguere le onde di
spettrogrammi delle registrazioni e le differenze nei suoni dei
tasti premuti. In tal modo, è stato possibile classificare
l'audio associandolo ognuno ad un tasto diverso, per risalire
alle digitazioni sulla tastiera. Il software IA chiamato CoAtNet
ha riportato una precisione del 95% utilizzando uno smartphone
per registrare i suoni, una percentuale del 93% via Zoom e una
del 91,7% su Skype. (ANSA).
Zoom, possibile furto di password durante le videochiamate
Ricercatori usano l'IA per intercettare i suoni della tastiera