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ChatGpt consuma acqua, arriva dai fiumi vicino ai campi di grano

Ricerca basata su dati Microsoft, +34% negli ultimi due anni

Redazione Ansa

La tecnologia di intelligenza artificiale alla base di ChatGpt è basata in Iowa e utilizza molta acqua, vicino ai campi di grano. Lo si evince dall'ultimo rapporto sull'ambiente di Microsoft, il colosso tecnologico che ha finanziato OpenAi, la società creatrice di ChatGpt, esaminato da ricercatori dell'Università della California, Riverside. Lo studio sarà pubblicato entro la fine dell'anno, l'Associated Press ne dà notizia online.

Microsoft ha rivelato che il consumo globale di acqua è aumentato del 34% dal 2021 al 2022 (fino a quasi 1,7 miliardi di galloni, ovvero più di 2.500 piscine olimpioniche), in forte aumento rispetto agli anni precedenti. "La maggior parte della crescita è dovuta all'intelligenza artificiale", compresi "i suoi pesanti investimenti nell'IA generativa e la partnership con OpenAI", afferma il riercatore Shaolei Ren, Il team di Ren stima che ChatGpt consumi mezzo litro di acqua dalle cinque alle 50 domande (prompt) che vengono poste.

L'acqua usata è stata estratta dallo spartiacque dei fiumi Raccoon e Des Moines vicino ai campi di grano e serve a raffreddare un potente supercomputer. La stima dei ricercatoti include anche l'uso indiretto di acqua che le aziende non misurano, ad esempio per raffreddare le centrali elettriche che forniscono elettricità ai data center. Nello stesso periodo Google ha registrato una crescita del 20% nell'uso dell'acqua, anche in questo caso Shaolei Ren attribuisce il consumo in gran parte all'intelligenza artificiale.

Lo scorso aprile un altro studio dell'Università del Colorado Riverside e dell'Università del Texas di Arlington, ha calcolato che l'addestramento di ChatGpt-3, la versione precedente a quella attuale, ha consumato 700.000 litri di acqua dolce per il raffreddamento del data center. E lo scambio di conversazioni di un utente medio con ChatGpt equivale al consumo di una bottiglia di acqua.

“Continueremo a monitorare le nostre emissioni, ad accelerare i progressi, aumentando al tempo stesso l’uso di energia pulita per alimentare i data center, acquistando energia rinnovabile e altri sforzi per raggiungere i nostri obiettivi di sostenibilità di essere carbon negative, water positive e zero rifiuti entro il 2030”, ha affermato Microsoft. OpenAI ha fatto sapere che sta facendo una “considerevole riflessione” sul miglior utilizzo della potenza di calcolo.

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