"L'IA è una delle opportunità principali che il nostro paese ha per crescere, sia economicamente sia culturalmente. Per questo apriamo in Italia il nostro primo Lab di Artificial Intelligence": sono le parole con cui Vincenzo Esposito, amministratore delegato di Microsoft Italia, ha presentato l'iniziativa AI L.a.b. E' un progetto che si traduce in un programma personalizzato per imprese, Pubblica amministrazione, professionisti e studenti volto a massimizzare l'impatto positivo delle nuove tecnologie e sostenere un'adozione responsabile dell'IA generativa.
Secondo una recente ricerca di The European House Ambrosetti e Microsoft Italia, un'adozione dell'IA generativa può produrre, a parità di ore lavorate, fino a 312 miliardi di euro di valore aggiunto annuo, ossia il 18% del Pil italiano.
"Lab è un termine che non sta solo per "Laboratorio" ma, nello specifico, per Learn, Adopt, Benefit, ossia impara, adotta e trai beneficio", ha ricordato Matteo Mille, Chief Marketing and Operations Officer di Microsoft Italia, "Nonostante si parli negli ultimi mesi così tanto di intelligenza artificiale generativa, da decenni Microsoft è attiva nel settore - ha aggiunto - Lo è con otto centri di ricerca a livello globale, circa mille persone dedicate allo sviluppo di progetti IA e la collaborazione con aziende che producono software e hardware, da OpenAI a Nvidia. Lo stesso Satya Nadella (attuale Ceo di Microsoft, ndr), intorno agli anni '90 scriveva dell'importanza dell'adottare criteri etici e responsabili bell'adozione di sistemi di IA". "AI Lab consentirà ai partecipanti di avviare un percorso di valutazione, sviluppo, formazione e implementazione delle soluzioni IA, per accrescere il vantaggio competitivo nel mercato globale", ha concluso.
Accenture, Agic Group, Almawave, Altitudo, Avanade, Avvale, Capgemini, Engineering, EY, Hevolus, Jakala, Mesa, Porini/Dgs, Pwc, Reply, Prometeia e Trueblue sono i primi partner ad aderire al programma, metteno a disposizione delle aziende servizi, competenze e risorse dedicate in tutte le fasi dei progetti.
In ambito didattico, Microsoft ha stretto accordi con vari atenei per introdurre i temi dell'IA, anche in corsi di laurea non tecnici. Nello specifico, Microsoft ha annunciato un Protocollo di Intesa con Regione Puglia e i suoi principali atenei - Università degli Studi di Bari, Politecnico di Bari, Università di Foggia, Università del Salento, Università Lum Giuseppe Degennaro – volto a sviluppare forme di collaborazione per lo svolgimento di attività di didattica, formazione, sviluppo tecnologico ed innovazione sulle tematiche relative all’Intelligenza Artificiale.
E ci sono in Italia già diverse testimonianze di utilizzo di questa tecnologia in realtà come Cpl Concordia, Generali, Inps, Intesa Sanpaolo e Sea Milan Airports.
“L’intelligenza artificiale è al centro del percorso di trasformazione digitale di Intesa Sanpaolo previsto dal Piano d’Impresa 2022-2025 e sta già contribuendo a semplificare processi, supportare decisioni, aumentare il presidio dei rischi e offrire ai clienti servizi su misura. Siamo in una fase di sperimentazione della IA Generativa e delle soluzioni Copilot, ma gli impatti positivi introdotti da tali tecnologie sono già evidenti. La collaborazione con Microsoft ci ha consentito di attivare rapidamente le sperimentazioni in corso con i requisiti di sicurezza e riservatezza necessari”, ha commentato Tommaso Villari, Responsabile Sperimentazioni & Lab di Innovation & Processes Intesa Sanpaolo.
“Nell’ambito del Pnrr, l’Inps ha avviato una sperimentazione basata sull’Intelligenza Artificiale di tipo generativo. L’utente, sul sito Inps, può conversare con un assistente virtuale intelligente dopo aver effettuato una richiesta sul motore di ricerca. L’Assistente fornisce risposte puntuali, aiuta ad orientarsi tra le prestazioni e i servizi offerti dall’istituto. L’IA utilizza, infatti, i primi risultati del motore di ricerca per restringere la cornice informativa, così che l'Assistente possa offrire risposte circostanziate alle successive domande tratte da fonti ufficiali e certificate. Il tutto in linea con la normativa sulla privacy. Inps continua a investire in innovazione tecnologica per fornire servizi di qualità e si pone come punto di riferimento per l'accesso semplice e rapido alle informazioni”, ha spiegato Emanuele Di Miceli, Direzione tecnologia informatica e innovazione di Inps.
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