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OpenAI, nuovo chatbot per creare immagini tutela gli artisti

L'IA di Dall-E può escludere foto famose dal suo archivio

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 21 SET - OpenAI ha rilasciato la terza versione del generatore di immagini Dall-E, che tutela gli artisti digitali. Una delle principali preoccupazioni nel campo dell'intelligenza artificiale generativa è infatti l'attribuzione del diritto d'autore per i "nuovi" contenuti, foto, video e audio, che i software creano, ispirandosi a materiale famoso. Dall-E, oltre a integrare il famoso ChatGpt, a cui gli utenti possono chiedere di realizzare grafiche e altre opere semplicemente con delle indicazioni scritte, vanta l'ulteriore novità, per i creatori, di caricare i loro lavori sulla piattaforma e far si che questa li escluda dal suo archivio, evitando problemi di copyright. La nuova versione di Dall-E sarà rilasciata prima agli utenti di ChatGpt Plus e ChatGpt Enterprise e poi a tutti gli altri. Proprio l'utilizzo del chatbot sembra essere in risalita dopo mesi di flessione, grazie alla riapertura delle scuole a livello globale. In una dimostrazione a The Verge, Aditya Ramesh, ricercatore principale e capo del team di Dall-E, ha chiesto a ChatGpt di aiutarlo a creare un logo per un ristorante di ramen in montagna. Il chatbot ha "conversato" con Dall-E, che ha poi proposto quattro alternative. Il generatore di immagini è stato rilasciato per la prima volta a gennaio del 2021, precedendo gli attuali concorrenti Stability AI e Midjourney. A inizio 2022, OpenAI ha aperto una lista d'attesa per controllare chi poteva utilizzare la piattaforma, dopo le critiche secondo cui Dall-E poteva generare immagini esplicite fotorealistiche e mostrava pregiudizi nella generazione di foto. Da settembre 2022, il software è aperto al pubblico. Intanto, come riporta Business Insider, torna a crescere il traffico di ChatGpt, il chatbot che ha reso famosa l'organizzazione OpenAI. Il ritorno a scuola sarebbe il motivo principale di tale ripresa, considerando l'uso via web che molti ragazzi fanno dell'IA per trovare risposte veloci, non sempre esatte, ai loro quesiti. (ANSA).
   

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