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Realtà virtuale, Apple lavora ad un visore più economico

Nel 2025 una versione più leggera dei visori VisionPro

Apple lavora ad un visore più economico

Redazione Ansa

Apple porterà presto nei negozi VisionPro, il suo primo visore di realtà mista, previsto per l'inizio del 2024. Eppure, l'azienda è già al lavoro su un modello successivo. Come spiega Mark Gurman di Bloomberg, uno degli obiettivi principali di Apple è rendere il dispositivo più economico, abbassando l'attuale richiesta di 3.500 dollari a circa 2.000. Oltre a ciò, la necessità è rendere i visori comodi da indossare, con un design più piccolo e leggero. Le prime recensioni di VisionPro parlano, come riporta lo stesso Gurman, di tensione al collo durante i test, a causa delle dimensioni e del peso.

Eliminando alcune caratteristiche peculiari dei VisionPro, si raggiungerebbe il duplice scopo di ridurre il prezzo di vendita e alleggerire il modello. Il visore in questione dovrebbe arrivare non prima del 2025. Una delle funzionalità da sacrificare sarebbe, per Bloomberg, la EyeSight, che permette a chi guarda l'utente che indossa i VisionPro di scorgere gli occhi, grazie alle fotocamere che li riprendono e trasmettono all'esterno. La funzione richiede un display di tipo Oled sia dentro che fuori dal visore e un set di fotocamere più avanzate.

"Ometterli aiuterebbe sicuramente Apple a ridurre significativamente il prezzo" scrive Gurman. Come riporta tra le righe della sua ultima newsletter "Power On", un informatore di Meta, che sviluppa e produce i visori Quest, avrebbe riferito di come l'azienda sia in una fase di "attesa" delle mosse della Mela. "Non è molto diverso da quanto accaduto nel 2007 prima del lancio dell'iPhone". Meta ha già riorganizzato la sua strategia per essere più simile a quella di Apple. Invece di presentare Quest 3 come una porta per il metaverso - la visione di Mark Zuckerberg dell'internet del futuro - il colosso ha preferito posizionare il dispositivo come uno strumento per il gioco e la produttività. Apple sta adottando lo stesso approccio con VisionPro, evitando di menzionare la parola "metaverso", dopo il clamore mediatico iniziale.

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