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Microsoft Italia, come favorire l'inclusione con l'IA

L'IA generativa di Copilot usata per l'accessibilità

Redazione Ansa

Accessibilità by design. È il termine con cui Microsoft intende lo sviluppo di software e servizi che abbiano, sin dalla loro ideazione, funzionalità dedicate all'utilizzo da parte di utenti con disabilità. Un contesto che può essere migliorato ulteriormente con l'IA generativa, su cui il colosso tecnologico ha puntato da tempo.

"L'Intelligenza artificiale permette di valorizzare i talenti delle persone, colmando il divario creato dalle disabilità" spiega Maria Vittoria Tomaini, Data & AI specialist di Microsoft, durante l'incontro "Accessibilità e Generative AI, creare un mondo più inclusivo attraverso l'innovazione".

Nell'accezione dell'azienda, l'IA generativa assume il nome di Copilot, che di recente è stato reso disponibile su tutta la suite Office 365. "Queste innovazioni cambiano il modo di interagire con piattaforme comuni, un vantaggio per chiunque e soprattutto per chi vive una situazione di disabilità" sottolinea Jie Yuan, Account Manager e Global Commercial Accessibility Program Lead di Microsoft Italia.

"I casi più comuni che stiamo sperimentando di IA generativa è la trascrizione automatica del parlato, che rende più semplice comprendere un testo per gli audiolesi. Ma anche la scrittura di codice informatico, tramite input vocale, e la descrizione puntuale dei contenuti in cui un utente non vedente si imbatte, navigando in rete". Tra le opportunità offerte da Microsoft Copilot, c'è anche la possibilità di creare slide partendo da poche indicazioni di testo e la generazione di sintesi di documenti Word o di quanto è stato detto nel corso di una riunione in remoto, così da favorire l'inclusione e dare modo a tutti di far valere le proprie competenze. 

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