Mozilla ha annunciato una nuova iniziativa chiamata Llamafile, con cui vuole rendere più semplice l'integrazione di modelli di intelligenza artificiale in varie piattaforme. L'idea è quella di fare a meno di internet per far si che le IA funzionino e rispondano alle domande e richieste degli utenti, dotandole già di tutta la conoscenza necessaria per eseguire compiti specifici. In tal modo, secondo Mozilla, non solo si semplifica l'adozione della tecnologia ma si riduce anche il rischio di violazioni, volute o no, che possono accadere quando un dispositivo è connesso alla rete.
Nella pratica, Llamafile condensa la complessità di un chatbot IA in un unico file, che può essere ospitato su qualsiasi sistema operativo, da Windows a MacOs o Android. Un progetto del genere, ridotto ad un semplice file, potrebbe un giorno permette di "spostare" l'intelligenza artificiale da un computer all'altro, facendo sì che lavori sul nuovo sistema senza installare nulla, anche privo di internet. Gli sviluppatori di Mozilla, l'azienda dietro il browser Firefox, sono riusciti a raggiungere tale risultato combinando la potenza del linguaggio Llama, originariamente realizzato da Meta, e il progetto open source Cosmopolitan, che crea una struttura di codice unica, capace di girare sui principali sistemi operativi.
"Riteniamo che l'intelligenza artificiale locale (senza internet ndr.) svolgerà un ruolo fondamentale nel futuro dell'informatica" afferma Mozilla. "Sarà un mezzo chiave attraverso il quale l'open source fungerà da significativo contrasto al controllo centralizzato. Funzionando offline e su hardware basilare, aiuterà a portare la tecnologia IA a tutti, non solo a coloro che dispongono di dispositivi di fascia alta e accesso a internet ad alta velocità".
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