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A Natale picco di campagne di phishing, diffidare degli sconti

Il 30% email ha riguardato tentativi di violazione dei dati personali

Babbo Natale

Redazione Ansa

Nel periodo dal 13 novemre al 12 dicembre c'è stato un picco di campagne malevole perpetrate via email, con il 30% di tutti i messaggi di posta che hanno riguardato tentativi di violazione dei dati personali. Sono i dati dei dell'azienda di sicurezza informatica Bitdefender che ha rilasciato i risultati di una ricerca sulle truffe sul web legate agli acquisti di Natale.

Secondo i ricercatori, tramite il cosiddetto phishing, i criminali informatici spingono gli utenti ad aprire allegati infetti o a visitare siti web civetta, affinché rilascino le loro informazioni personali online. I marchi più imitati sono stati nel periodo, Sony, Louis Vuitton, Walmart e Home Depot. A differenza dei primi due, gli ultimi hanno riguardato campagne indirizzate principalmente negli Stati Uniti.

I paesi principali coinvolti nello spam a tema festivo sono proprio gli Usa, con il 29%, seguiti dall'Irlanda con il 19%, dalla Francia con il 13% e dalla Germania con il 10%. Il 32% dello spam a tema natalizio proviene da indirizzi IP statunitensi, seguiti dalla Francia con il 18% e dalla Cina con il 13%.

I messaggi più utilizzati dagli hacker sono quelli che promettono sconti su oggetti notoriamente costosi e comunicazioni, false, provenienti dai corrieri che consegnano la merce. "Bisogna sempre verificare la legittimità di email e messaggi urgenti riguardanti pacchi non consegnati o attività sospette sui propri account online" spiegano gli esperti. "Oltre a utilizzare una soluzione di sicurezza che rilevi e blocchi il phishing, i siti web fraudolenti e i malware". 

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