Dopo aver sostituito Bard con Gemini, Google DeepMind, azienda del colosso dedicata ai progetti di IA, annuncia l'arrivo di Gemini 1.5 Pro. Si tratta di una versione potenziata del modello di "mezzo" dell'offerta di Big G in quanto a intelligenza artificiale. La declinazione Pro di Gemini si inserisce infatti tra la Nano e la Ultra, per consentire agli utenti, anche aziendali, di trarre il massimo dai modelli di linguaggio artificiale.
Le differenze sostanziali tra 1.5 Pro e i predecessori sono incanalate su due scenari: le prestazioni e i costi. In primo luogo, Google DeepMind afferma che Gemini 1.5 Pro è dell'87% più potente di 1.0 Pro ed è in grado di comprendere un testo molto più lungo. Un esempio è l'analisi delle oltre 400 pagine di report della missione lunare Apollo 11 o l'opportunità di analizzare e sintetizzare le scene di un film muto, basandosi quindi esclusivamente sulla parte visiva. Ma è da tenere d'occhio anche l'ottimizzazione dei consumi. "Le nostre ultime innovazioni nell'architettura del modello consentono a Gemini 1.5 di apprendere attività complesse più rapidamente e di mantenere la qualità, pur essendo più efficiente nell'addestramento e nel servizio" ha scritto Demis Hassabis, Ceo di DeepMind in un post sul blog dell'iniziativa.
"Queste efficienze aiutano i nostri team a iterare, addestrare e fornire versioni più avanzate di Gemini" consumando di meno. Gemini 1.5 Pro viene fornito con una finestra di contesto standard da 128.000 token (gli stessi di Gpt-4 Turbo di OpenAI) anche se può arrivare a gestire anche 1 milione di token, ossia la quantità di testo recepito e prodotto in una sola volta.
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