Raggiunge un milione di utenti il chatbot Pi, acronimo di Personal Intelligence, il progetto nato a maggio scorso per volontà di Inflection AI una startup americana in cui sono coinvolti ex di Google DeepMind, Microsoft, OpenAI e Meta. Lo riporta Reuters online. La particolarità di Pi, come ha spiegato l'amministratore delegato dell'azienda Mustafa Suleyman al Financial Times, è il carattere di empatia su cui si fonda.
Da qualche ora, il software di intelligenza artificiale è disponibile su iPhone e Android, potenziato dall'aggiornamento del modello Inflection-2.5. Secondo gli sviluppatori è in grado di competere con rivali del calibro di Gpt-4 di OpenAI e Gemini di Google. Più che dare risposte veloci e incentrate su attività peculiari, Pi vuole dialogare con le persone anche ponendo a sua volta domande. "Incoraggia l'interazione e il ragionamento - ha affermato il Ceo Suleyman - È molto equilibrato e imparziale su questioni politiche o argomenti delicati, ma può anche essere divertente e creativo". Secondo la startup, Pi conta su più di 4 miliardi di messaggi scambiati e negli ultimi due mesi la base di utilizzatori è cresciuta del 10%. OpenAI ha annunciato lo scorso novembre di avere 100 milioni di utenti attivi settimanali.
Pi comprende e risponde anche in italiano, sia in forma di testo che audio, anche se la sua sintesi vocale è spesso imprecisa e con una cadenza anglofona. Pi è gratuito per ora ma il modello di business di Inflection AI prevede entrate provenienti direttamente dall'utilizzo dell'intelligenza artificiale, per cui è probabile che in futuro l'azienda decida di lasciare una versione libera, proponendo i modelli più recenti ad un canone in abbonamento, proprio come fa OpenAI per ChatGpt.
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