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Pronto il robot che sa sorridere per primo a un essere umano

Con l'aiuto dell'IA. Passo verso i futuri automi da compagnia

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 APR - E' pronto il robot capace di anticipare le espressioni di un essere umano, per esempio sorridendo per primo. Questo nuovo passo verso i futuri robot da compagnia in grado di assistere gli anziani e di lavorare nelle case, si deve all'esperimento condotto nella Columbia University di New York e pubblicato sulla rivista Science Robotics dal gruppo diretto da Hod Lipson. Primo autore dell'articolo è Yuhang Hu.
    Il robot si chiama Emo e ha imparato a prevedere il sorriso di una persona con un anticipo di circa 840 millisecondi, con il risultato di rendere l'interazione fra uomo e macchina più diretta e naturale. Al momento ha solo la testa, con un viso simile a quello umano rivestito in silicone e in grado di assumere un grande numero di espressioni grazie a 26 attuatori. Un sistema di fissaggio magnetico permette di modellare la faccia del robot in modo da darle fisionomie diverse e rendendo la manutenzione più semplice e rapida.
    Telecamere ad alta risoluzione nella pupilla di ciascun occhio permettono al robot di stabilire un contatto visivo, fondamentale per la comunicazione non verbale, mentre un sistema di IA gli permette di analizzare i cambiamenti del volo umano per anticiparli e un altro sistema di IA genera i comandi motori relativi alle diverse espressioni facciali.
    "Siamo consapevoli delle dimensioni etiche associate a questa tecnologia", scrivono gli autori della ricerca. Sebbene robot che sappiano comunicare in modo più efficace con gli esseri umani permettano "una grande quantità di applicazioni positive", "spetta agli sviluppatori e agli utenti - si legge nell'articolo - esercitare prudenza e considerazioni etiche. Il potenziale uso improprio di questa tecnologia, come l'inganno o la manipolazione, sottolinea la necessità di quadri etici e di governance solidi per garantire che queste innovazioni siano allineate con i valori e il benessere della società". (ANSA).
   

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