TikTok inizia ad etichettare automaticamente i contenuti generati dall'intelligenza artificiale, caricati da altre piattaforme. Lo annuncia la società, specificando che si avvale di un accordo con la Coalition for Content Provenance and Authenticity (C2PA), un consorzio di big della tecnologia, di cui fanno parte anche Adobe, Google, Meta e Microsoft, che promuove l'adozione di strumenti di tracciamento per contrastare la diffusione di deepfake e disinformazione online. L'identificazione dei contenuti generati dall'IA fatti dai creators della piattaforma sono invece iniziati già lo scorso settembre.
"L'IA offre opportunità creative ma, se non si sa che il contenuto è stato generato dall'intelligenza artificiale, gli utenti possono esserne confusi o fuorviati. Le etichette aiutano a rendere chiaro il contesto", spiega la società che si dichiara "la prima piattaforma di condivisione video a implementare la tecnologia Content Credentials". Lo strumento consente di allegare "i metadati per riconoscere ed etichettare istantaneamente i contenuti generati dall'intelligenza artificiale, nei prossimi mesi - aggiunge - inizieremo ad allegare le Content Credentials ai contenuti di TikTok, in cui rimarranno anche una volta scaricati per sapere quando, dove e come è stato creato o modificato il contenuto". Per contribuire all'adozione delle Content Credentials, TikTok aderisce anche alla Content Authenticity Initiative (Cai) guidata da Adobe.
Infine, per aiutare gli utenti della piattaforma a orientarsi in questo genere di contenuti, TikTok sta lanciando una campagna di alfabetizzazione digitale con la guida di esperti come Mediawise. "L'obiettivo - spiega - è di aiutare la nostra community non solo a identificare i contenuti generati dall'IA ma anche ad applicare il pensiero critico nel contesto della disinformazione".
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