(ANSA) - ROMA, 20 MAG - Realizzati i più piccoli rilevatori
di luce al mondo, sono piccoli quanto lo spessore di un capello
e possono essere integrati in chip al silicio rendendo più
facili e veloci le future connessioni quantistiche oppure sempre
più sensibili strumenti per rilevare le onde gravitazionali. A
realizzare i dispositivi è stato un gruppo di ricerca
dell'Università di Bristol, nel Regno Unito, guidato da Jonathan
Matthews e con la partecipazione dell'italiano Giacomo Ferranti.
La miniaturizzazione dei dispositivi elettronici è stata la
principale leva che ha permesso la creazione di microchip sempre
più potenti ed economici e lo stesso percorso verso scale sempre
più piccole potrebbe essere anche la chiave per le future
comunicazioni quantistiche. Proprio in questa direzione si
inserisce il nuovo rilevatore di fotoni, i quanti di luce, che
saranno usati anche per trasportare le informazioni nelle future
reti internet tra computer quantistici. Il nuovo sensore risulta
circa 10 volte più veloce dei sensori usati finora e ben 50 più
piccolo, tanto da occupare su un chip in silicio appena 80 per
220 micrometri, all'incirca lo spessore di un capello. "Questi
tipi di rilevatori sono chiamati rilevatori homodyne e compaiono
ovunque nelle applicazioni dell'ottica quantistica", ha detto
Matthews. "Funzionano a temperatura ambiente e si possono usare
per le comunicazioni quantistiche, in sensori incredibilmente
sensibili come i rilevatori di onde gravitazionali
all'avanguardia e ci sono progetti di computer quantistici che
utilizzerebbero questi rilevatori". Un lavoro impreziosito anche
dal fatto che i nuovi rilevatori da record sono stati realizzati
usando strumentazione accessibile sul mercato: "è fondamentale -
ha concluso Matthews - che come comunità scientifica continuiamo
ad affrontare la sfida della fabbricazione scalabile della
tecnologia quantistica. Senza dimostrare una fabbricazione
veramente scalabile di hardware quantistico, l'impatto e i
benefici della tecnologia quantistica saranno ritardati e
limitati". (ANSA).
I più piccoli rilevatori di luce, spessi come un capello
Altro passo in avanti per internet quantistica