"Se Apple integra OpenAI a livello di OS", il suo sistema operativo, "allora i dispositivi di Apple saranno vietati nelle mie aziende. Questa è un'inaccettabile violazione di sicurezza". Lo afferma Elon Musk in un post su X dopo che Apple ha annunciato una partnership con l'azienda guidata da Sam Altman.
"E' assurdo che Apple non sia abbastanza intelligente da creare la sua intelligenza artificiale, ma sia in qualche modo in grado di garantire che OpenAI protegga la vostra sicurezza e privacy. Apple non ha idea di cosa accadrà una volta che i dati sono nelle mani di OpenAI", aggiunge Musk in un successivo post.
Tra Elon Musk e OpenAI, azienda che ha contribuito a fondare e poi ha abbandonato, ci sono vecchie ruggini. Il 29 febbraio scorso Musk ha intentato una causa contro OpenAI su questioni che hanno a che vedere con "il rischio dell'intelligenza artificiale generale", la cosiddetta Agi. Il patron di Tesla, inoltre, contesta alla società guidata da Sam Altman di essere diventata da no profit a società a scopo di lucro. Musk ha anche lanciato la sua intelligenza artificiale, Grok, rendendola open source, aperta a tutti.
Musk ritira la denuncia contro Open Ai e Altman
Elon Musk ha ritirato la sua causa contro Open Ai nella quale il miliardario accusava la società e il suo fondatore Sam Atlman di non aver mantenuto la promessa di dare la priorità "agli esseri umani invece che ai profitti". Il patron di Tesla ha rinunciato alla causa il giorno prima che un giudice della California esaminasse la richiesta di OpenAI di chiudere il caso.
Apple vola a nuovo record a Wall Street, ottimismo su IA
Apple vola a un nuovo record intraday con l'ottimismo per l'intelligenza artificiale. I titoli salgono del 3,5% a 199,87 dollari per azione, portando al +20% i guadagni dai minimi toccati in aprile. Dall'inizio dell'anno comunque Apple è in rialzo del 3,7%, indietro rispetto agli altri colossi di Big Tech.
Ue, valuteremo le implicazioni dell'accordo di Apple su ChatGpt
"Non abbiamo commenti da fare per il momento sulle implicazioni per la Dma", la legge Ue sui mercati digitali, rispetto all'accordo tra Apple e OpenAI per portare ChatGpt sui sistemi operativi della Mela. "Una volta che il servizio sarà effettivamente integrato, allora saremo in grado di fare la nostra valutazione, ma la Dma come regolamento e i suoi processi ovviamente sono abbastanza flessibili e possono essere aggiornati se necessario. se i servizi cambiano, ciò può riflettersi negli obblighi normativi". Lo ha detto la portavoce della Commissione Ue Lea Zuber, interpellata nel corso del briefing quotidiano con la stampa, sulle implicazioni dell'intesa.
Il parere di un esperto sicurezza:
"Fa rumore la posizione di Elon Musk, critico sull'integrazione di OpenAI in Apple, e che mette in guardia da rischi per la sicurezza degli utenti che non è in grado, almeno per il momento, di descrivere. La paura è infondata, almeno stando alle premesse fatte dall'azienda di Cupertino": è questo il parere all'ANSA di Pierluigi Paganini, esperto di sicurezza e professore di Cybersecurity presso l'Università Luiss Guido Carli, dopo le polemiche innescate dal patron di Tesla e X a seguito degli annunci di ieri alla conferenza degli sviluppatori di Apple. "Il risentimento di Musk contro OpenAI è noto e non perde occasione per attaccare l'azienda - aggiunge Paganini - Trovo prematuro, ed oggi infondato, additare Apple Intelligence come una minaccia per gli utenti". "Il principio - osserva l'esperto - è che qualunque nuova componente di un sistema, sia essa un modello di intelligenza artificiale o una funzione per la lettura dei messaggi, ne amplia la superfice di attacco e malintenzionati potrebbero focalizzare i propri sforzi nella ricerca di vulnerabilità in questi ambiti. Non possiamo escludere che in futuro qualcuno possa sviluppare malware che possano interferire in diversi modi con il modello AI Intelligence di Apple, arrivando anche ad esfiltrare informazioni sensibili. Di certo queste falle potrebbero essere in futuro trovate nei modello Apple Intelligence, così come nei sistemi di guida autonoma di Tesla. Saranno le capacità tecniche di queste aziende a fare la reale differenza in futuro, prevenendo attacchi nel rispetto della privacy degli utenti", conclude Paganini.