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Dagli occhiali smart ai chip per l'IA, la nuova parola chiave è neurale

Associata a progetti come Neuralink ora è anche sugli Orion di Meta

Redazione Ansa

Dopo l'intelligenza artificiale la parola chiave della tecnologia potrebbe essere 'neurale'. Associata ai progetti più complessi di interfaccia cervello-computer come Neuralink di Elon Musk (è il più famoso ma nel mondo ce ne sono decine), il salto mediatico potrebbe avvenire con la diffusione di questo concetto grazie a dispositivi usati nel quotidiano.

Un assaggio lo ha dato Meta, nei giorni scorsi, svelando il prototipo Orion: sono occhiali olografici che si indossano sul volto e funzionano in abbinamento ad un braccialetto che interpreta i segnali neurali associati ai gesti delle mani. Un raccordo che sembra ispirato ai dispositivi sviluppati da Ctrl-labs, una società di interfaccia cervello-macchina acquisita da Meta nel 2019. Gli Orion sono un prototipo disponibile agli sivluppatori, potrebbero arrivare sul mercato entro due anni.

Neurale, infine, è anche la parola chiave dei processori per l'intelligenza artificiale chiamati appunto Neural processing unit (Npu). Sono dedicati all'esecuzione dei calcoli più complessi e sono presenti sui computer con a bordo l'intelligenza artificiale, i cosiddetti 'AI Pc' (come quelli di Microsoft, per fare un esempio). Secondo le previsioni degli analisti di Gartner questa categoria di prodotto è destinata a crescere e diventare la "nuova normalità" già entro il 2026.
   

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