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Neuralink punta a guidare un braccio robotico con il cervello

Con il progetto Convoy, intanto al via test clinici in Canada

Rappresentazione artistica del cursore controllato utilizzando un chip della Neuralink (fonte: YouTube/Neuralink)

Redazione Ansa

Controllare con un chip impiantato nel cervello un braccio robotico connesso senza fili: è il nuovo obiettivo di Neuralink, l'azienda di Elon Musk che aveva già permesso a due volontari tetraplegici di interagire con smartphone e tablet. Il nuovo progetto denominato Convoy è stato annunciato dal profilo di Neuralink sul social X, dove è anche stato annunciato l'accordo per dare il via a una nuova campagna di test internazionale, a partire da pazienti canadesi.

"E' un importante passo in avanti per ripristinare non solo la libertà digitale ma anche quella fisica", ha scritto Neuralink su X per sottolineare l'importanza di questo nuovo progetto basato sugli stessi dispositivi N1 già impiantanti su due pazienti statunitensi e che aveva permesso loro di interagire controllando computer e smartphone. I dispositivi N1 sono stati finora impiantati a sole due persone, il primo è stato Noland Arbaugh che si è sottoposto all'intervento per impiantare il chip grande poco più di una moneta a gennaio 2024, e poco dopo il secondo, conosciuto semplicemente come Alex.

I due sono i protagonisti del primo progetto di ricerca denominato Prime e ora con Convoy, di cui non sono state al momento rilasciate molte informazioni, Neuralink si prepara a segnare un nuovo passo in avanti. Seppur con tecnologie differenti, il controllo di bracci robotici da parte di soggetti tetraplegici è già stato dimostrato possibili da esperimenti realizzati da altri gruppi di ricerca ma con Convoy si punta a realizzarlo per la prima volta collegando impianto cerebrale e robot senza l'uso di fili.

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