Fermare il monopolio occidentale dei videogiochi in Russia. Questo è l'obiettivo di Mosca che, come si apprende da Anton Gorelkin, vicepresidente del Comitato per la politica dell'informazione della Duma di Stato, vuole realizzare una console da gaming con hardware e software proveniente solo dall'interno del Paese.
A girare a bordo della console sarà Aurora, un sistema operativo personalizzato da Mosca sull'originale Linux, già 'padre' del codice su cui è nato Android. Nonostante le limitazioni hardware, Gorelkin ha sottolineato che la console non è destinata a giocare a vecchi giochi, ma si concentrerà invece su "prodotti di nuova generazione nazionali". Ciò suggerisce la volontà di escludere, sin dal nascere, eventuali compatibilità con titoli occidentali. Per TechSpot, un ulteriore modo per spingere la propaganda del Paese, sfruttando un mezzo popolare tra il pubblico dei più giovani. Al di là degli annunci, il sito ricorda come la capacità della Russia di produrre chip avanzati paragonabili a quelli che si trovano su console come la PlayStation 5 di Sony e la Xbox di Microsoft rimane limitata. Una dipendenza dalla tecnologia straniera che, unita alle relazioni tese con molte potenze globali, sottolinea le difficoltà che Mosca deve affrontare per raggiungere la vera autonomia nel settore.
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