Snapchat, l'app divenuta popolare per la possibilità di inviare foto e video ''usa e getta'', che si 'auto-cancellano' dopo pochi secondi, incentivando fra i giovanissimi la pratica dell'invio di contenuti osé, va oltre i 'selfie' - o i 'sexselfie' - e ora aggiunge anche una funzione di chat tradizionale e l'opzione delle videochiamate. Così, avvicinandosi a WhatsApp, Facebook Messenger o Google Hangouts, punta a offrire un servizio sempre più completo.
Snapchat - sulla quale la stessa Facebook aveva messo gli occhi prima di sborsare 19 miliardi di dollari per WhatsApp - è diventata molto gettonata perché per prima ha offerto un servizio per l'invio di foto e video dalla visibilità 'a tempo', solo per un certo numero di secondi. Caratteristica che ha fatto alzare l'allarme ''sexting'' fra i giovanissimi, cioè l'invio di contenuti a luci rosse. Ora l'app consente agli utenti di conversare anche in una ''chat'' tradizionale, anche se - ricorda sul suo blog - quando si chiude una conversazione, la cronologia di questi messaggi verrà comunque cancellata. Se si vuole salvarne il contenuto basta un tocco sullo schermo o la funzione di 'screenshot'. In più c'è la possibilità di fare videochiamate.
L'applicazione punta così ad uscire dalla 'nicchia' degli autoscatti 'usa e getta'. Anche se è stata proprio questa peculiarità a renderla popolare. D'altro canto c'è una 'rincorsa' l'una dell'altra fra le varie app di messaggi: Facebook stessa, sfumata l'acquisizione di Snapchat, aveva provato - senza successo - a riesumare l'opzione dei 'Poke', per inviare appunto messaggi che poi si 'auto-distruggevano'.