Amazon abbandona le nozze da 1,4 miliardi di dollari con iRobot, società che produce i robot per le pulizie domestiche, dopo che l'Unione Europea si è mostrata pronta a bloccare la transazione sulla scia dei timori sulla concorrenza. La rinuncia del colosso delle vendite al dettaglio affonda iRobot, che arriva a perdere a Wall Street fino al 18% ed è costretta ad annunciare un maxi ristrutturazione con il taglio del 31% dei suoi dipendenti e la sostituzione del suo amministratore delegato.
"Siamo delusi dal fatto che l'acquisizione di iRobot non possa procedere. Questo negherà ai consumatori un'innovazione più veloce e prezzi più competitivi", afferma David Zapolsky, vicepresidente di Amazon. Lo scorso novembre la Commissione europea ha informato Amazon del suo parere preliminare sull'operazione, notando che l'acquisizione di iRobot avrebbe potuto limitare la concorrenza nel mercato degli aspirapolvere robot. Le nozze hanno sollevato perplessità anche negli Stati Uniti, dove lo staff della Federal Trade Commission ha messo in guardia Amazon la scorsa settimana sull'operazione, spiegando che era propenso a bloccarla.
Con il passo indietro di Amazon, iRobot si trova costretta a varare una ristrutturazione che prevede il licenziamento di 350 dipendenti e la sostituzione dell'amministratore delegato Colin Angle. La società "farà meglio con un nuovo leader che ha esperienza nelle riorganizzazioni", ha detto Angle il cui ruolo sarà preso ad interim da Glen Weinstein. "La nostra attenzione ora è sul futuro", ha aggiunto Andrew Miller, il presidente di iRobot.
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