"I vostri prodotti uccidono", "avete le mani sporche di sangue". I senatori americani hanno attaccato pesantemente gli amministratori delegati di Meta, X, TikTok, Snap e Discord torchiandoli in un'audizione alla commissione giustizia sui rischi delle piattaforme social per i bambini e gli adolescenti.
Ma i senatori hanno citato i documenti interni al gruppo secondo cui Zuckerberg ha rifiutato di rafforzare i team incaricati di individuare i pericoli per gli adolescenti online. Anche l'ad di Tik Tok Shou Zi Chew ha vantato gli sforzi per proteggere i minori, con 40 mila addetti e 2 miliardi di investimenti previsti per una piattaforma che in Usa conta oltre 170 milioni di utenti mensili. Ma pure lui è finito nel mirino per numerosi episodi. Linda Yaccarino ha difeso X ricordando che non è una piattaforma scelta dai giovani e che verrà comunque creato un nuovo dipartimento per la moderazione dei contenuti. Moderazione finora allentata dal patron Elon Musk. Il problema è che le misure annunciate dalle piattaforme sono ritenute insufficienti da osservatori e autorità. E al Congresso giacciono da tempo vari disegni di legge per proteggere i minori ma finora nessuno è stato approvato. L'inazione del Congresso ha spinto città e Stati americani a fare da soli. Il sindaco di New York ha appena bollato i social media come "un pericolo per la salute pubblica", preannunciando misure. La Florida si appresta a vietare per legge i social ai minori di 16 anni.
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