Rubriche

Unioncamere, solo il 10% delle imprese italiane utilizza l'IA

Difficoltà a reperire figure con competenze tecnologiche

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 04 MAR - Sul digitale le imprese italiane hanno fatto passi da gigante, ma meno del 10% utilizza l'Intelligenza artificiale, mentre il 15% intende investire in questa tecnologia nei prossimi tre anni. Lo mostrano i dati sui 40mila test di autodiagnosi della maturità digitale (Selfi 4. 0), che evidenziano un ulteriore problema, quello delle competenze dei lavoratori, che sono considerate difficili da trovare nel 45,6% dei casi. Questi dati sono emersi in occasione dell'incontro "Il lavoro al tempo dell'intelligenza artificiale", organizzato a Milano da Unioncamere in collaborazione con Il Sole 24 Ore. Nel prossimo triennio, quindi, il sistema produttivo nazionale compirà un ulteriore passo in avanti sul fronte della digitalizzazione, con l'analisi che mostra, infatti, che dal 2021 al 2023 si è progressivamente ristretta la percentuale delle imprese che hanno mosso i primi passi nell'utilizzo delle tecnologie digitali, passando da 41,6% a 37,4%, mentre aumentano le imprese che possiedono una buona autonomia nell'utilizzo del digitale (da 39,1% nel 2021 a 41,6% nel 2023) e quelle che hanno digitalizzato la gran parte delle loro funzioni (da 11,9% nel 2021 al 13,6% nel 2023). "Le imprese hanno capito che l'Intelligenza artificiale è uno strumento imprescindibile per la competitività, ma le aziende che si sono già attrezzate sono ancora poche. Il sistema camerale le sta attivamente aiutando con attività di informazione e formazione attraverso i Pid. Le Camere di commercio hanno anche avviato un vasto progetto di Open Innovation diretto a migliorare la gestione del proprio patrimonio informativo attraverso l'intelligenza artificiale" ha dichiarato Andrea Prete, presidente di Unioncamere. Di fronte a questa necessità di una crescita tecnologica delle imprese, secondo il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Anpal 2, le aziende cercano figure professionali che abbiano specifiche competenze tecnologiche, ma si sono trovate di fronte in oltre il 45% dei casi alla difficoltà di reperimento di figure professionali che abbiano determinate competenze. (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it