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Benanti, la sfida IA per il 2024 è saper garantire spazi democratici

Quest'anno due miliardi di persone al voto

A destra il teologo padre Paolo Benanti

Redazione Ansa

"In un anno come il 2024 dove due miliardi di persone andranno al voto, la macchina del linguaggio che può raccontare, può convincere e può farci vedere cose che sembrano reali, ha un grandissimo impatto sull'opinione pubblica. Mettere gli opportuni guard rail, cioè saper garantire gli spazi democratici in maniera efficace, è la sfida di questo anno". Lo ha detto Padre Paolo Benanti, teologo e presidente della commissione IA per l'informazione, a Campobasso per partecipare all'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università del Molise, rispondendo ad una domanda sull'impatto dell'intelligenza artificiale sull'informazione.

"In alcuni casi non sarebbe neanche male se la macchina sostituisse l'uomo, sappiamo che ci sono tantissime patologie carcinose legate al fatto che alcuni operatori respirano, ad esempio, gas di saldatura. Se riuscissimo a togliere l'uomo dai lavori pericolosi, penso che ne potremmo avere tutti vantaggi - ha aggiunto Padre Benanti - Il problema non è se la macchina aiuta l'uomo, ma se la macchina reputa l'uomo una parte di scarto nel processo produttivo".

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