Diversi dipendenti di Google sono stati arrestati negli uffici dell'azienda a New York City e Sunnyvale, in California, dopo aver organizzato sit-in per protestare contro la fornitura di tecnologie al governo israeliano. Secondo il Washington Post, che riporta le dichiarazioni di Jane Chung, portavoce dei manifestanti, gli arresti in tutto sarebbero nove.
"Impedire fisicamente il lavoro di altri dipendenti e di accedere alle nostre strutture è una violazione delle nostre politiche - ha affermato Bailey Tomson, portavoce di Google - Questi dipendenti sono stati messi in congedo amministrativo e il loro accesso ai nostri sistemi è stato interrotto".
Le proteste avvenute nelle scorse ore si concentrano su un contratto da 1,2 miliardi di dollari chiamato 'Project Nimbus' e firmato nel 2021, che prevede sia da parte di Google sia di Amazon la fornitura di infrastruttura cloud alle forze armate israeliane. Secondo gli organizzatori, anche i dipendenti di Amazon hanno partecipato alle manifestazioni di martedì.
Già a dicembre alcuni dipendenti Google avevano diffuso e-mail interne, protestato fuori dagli uffici aziendali e organizzato un "die-in" fuori da uno degli edifici del colosso tecnologico a San Francisco bloccando il traffico di una strada. E agli inizi di marzo Google ha licenziato un dipendente che nel corso di una conferenza a New York ha protestato durante il discorso del massimo dirigente della società in Israele. I dipendenti di Google in passato si sono opposti anche ad un contratto della società con il Pentagono che poi è stato sospeso.
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