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Primo sciopero alla Samsung Electronics in Corea del Sud

Attesa una forte adesione dei lavoratori

Redazione Ansa

Primo sciopero in assoluto per i lavoratori del colosso tecnologico Samsung Electronics in Corea del Sud. "Avrà luogo attraverso l'utilizzo delle ferie retribuite, e risulta chiaro che molti dipendenti vi parteciperanno", ha detto Son Woo-mok, capo dell'Unione nazionale Samsung Electronics.

Il colosso tecnologico è uno dei maggiori produttori di smartphone al mondo e una delle poche aziende che a livello globale sviluppa chip di memoria di fascia alta usati per l'intelligenza artificiale generativa. La direzione dell'azienda aveva avviato a gennaio i negoziati con i sindacati, ma le due parti non sono riuscite a ridurre le loro differenze: il gruppo, in una nota, ha spiegato di essere "impegnato con le organizzazioni dei lavoratori" e di volerlo essere anche in futuro.

"Non vi è alcun impatto sulla produzione e sulle attività commerciali perché il tasso di utilizzo delle ferie retribuite il 7 giugno è inferiore a quello del 5 giugno dell'anno scorso", che, come venerdì, è stato inserito tra un giorno festivo e un fine settimana. Circa una decina di lavoratori ha protestato davanti alla sede principale della Samsung a Seul, scandendo slogan per il "rispetto del lavoro. Non vogliamo un aumento del 6,5% o un bonus del 200%!".

Samsung Electronics è l'unita filiale di punta del colosso sudcoreano Samsung Group, la più grande conglomerata a controllo familiare del Paese che domina gli affari nella quarta economia asiatica. La società di ricerche TrendForce con sede a Taiwan ha rilevato che lo sciopero non avrà impatto sulla produzione di Dram e Nand Flash, né causerà alcuna carenza di spedizioni. Samsung rappresenta una parte significativa di produzione globale di chip di fascia alta, ma lo sciopero coinvolge i dipendenti della sede centrale, non i lavoratori delle linee di produzione, ha affermato TrendForce.

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