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Apple, più privacy sulle piattaforme con Private Cloud Compute

"Protegge richieste complesse con IA". Musk attacca su sicurezza

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 11 GIU - Apple rafforza la privacy per tutte le sue piattaforme con il sistema Private Cloud Compute.
    L'annuncio è arrivato alla Conferenza degli sviluppatori che si è aperta ieri a Cupertino in cui è stata presentata la strategia sull'Intelligenza artificiale e un accordo con OpenAI, l'azienda madre di ChatGpt. Accordo che ha provocato una dura reazione di Elon Musk proprio sul fronte della sicurezza.
    In pratica il sistema Private Cloud Compute smisterà sui server di Cupertino quelle operazioni delle sue piattaforme e app che sono potenziate dalla Apple Intelligence - così si chiama quella lanciata da Cupertino - che non potranno essere elaborate in locale, sul dispositivo, ma richiederanno una potenza di calcolo maggiore. In questo caso il sistema invierà ai server con chip Apple solo i dati strettamente necessari per gestire la richiesta. Apple non può accedervi né archiviarli, sottolinea la società.
    "Private Cloud Compute consente a Apple Intelligence di processare le richieste più complesse dell'utente con un livello di privacy straordinario - ha detto Craig Federighi, Senior Vice President of Software Engineering di Apple - Abbiamo esteso al cloud le funzioni di protezione di iPhone, già all'avanguardia nel settore, creando quella che noi riteniamo essere l'architettura di sicurezza più evoluta mai resa disponibile su vasta scala per l'AI su cloud".
    Per verificare la promessa Apple di protezione della privacy, esperti indipendenti possono ispezionare il codice che gira sui server Private Cloud Compute. (ANSA).
   

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