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Ercoli Finzi, 'un errore definire l'IA sistema intelligente'

Scienziata a Siemens Tech Talks: "IA siamo noi, c'è da lavorare"

Redazione Ansa

(ANSA) - MILANO, 12 GIU - "Non possiamo dire che l'IA è intelligente. Dietro la tecnologia ci sono dati e algoritmi, entrambi immessi nelle piattaforme dall'uomo. In questo modo, si porta dietro tutti i pregiudizi delle persone. L'IA siamo noi, non si tratta di un sistema cosciente, perfetto e irreprensibile. Se l'Intelligenza artificiale siamo noi vuol dire che c'è ancora da lavorare". Così Amalia Ercoli Finzi, una delle personalità più importanti al mondo nel campo delle scienze e tecnologie aerospaziali e prima donna a laurearsi in ingegnera aeronautica in Italia, ha chiuso i Tech Talks di Siemens.
    L'azienda, presso Casa Siemens a Milano, ha organizzato un pomeriggio di incontri per parlare di tecnologia, innovazione, intelligenza artificiale e industria. "L'innovazione di un tempo era fruibile e comprensibile da tutti. Pensiamo alla lampadina - aggiunge Ercoli Finzi - Con il digitale, la maggior parte dei consumatori è tagliata fuori perché non sa cosa muove un prodotto o un servizio. Il rischio è quello di creare una classe a sé, portando ad un certo impoverimento culturale. Serve accompagnare le persone verso il cambiamento, senza lasciarle passive dove sono".
    Siemens ha messo due generazioni a confronto. Al fianco di Amalia Ercoli Finzi, anche Greta Galli, tech creator e influencer nel mondo della meccanica e robotica. "Come ogni strumento, bisogna usare e non abusare dell'Intelligenza articiale, come ChatGpt e Copilot. Si tratta di una tecnologia in fase di sviluppo, che può diventare utile solo se a supporto delle nostre operazioni e non come sostituta", sottolinea Galli.
    (ANSA).
   

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