"Si ritiene che l'intelligenza artificiale potrebbe sostituire, nei prossimi anni, circa 85 milioni di posti di lavoro creandone, tuttavia, 97 milioni di nuovi, sebbene con un rischio di nuove, ulteriori diseguaglianze". E' l'avvertimento che lancia il presidente del Garante per la protezione dei dati personali, Pasquale Stanzione, aprendo la sua relazione al Parlamento sull'attività svolta dall'Autorità nel 2023 dove sottolinea: "non si tratta, del resto, di un rischio così peregrino, se si considerano le profonde diseguaglianze che, anche sul terreno del lavoro, il capitalismo digitale ha prodotto, rispetto ai lavoratori 'invisibili' della gig economy".
Stanzione, con l'IA più lavoro ma occhio a diseguaglianze
Sostituirà circa 85 milioni di posti ma ne creerà 97 milioni