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Stephanie Dinkins, dialogare con IA per creare nuove narrazioni

L'artista riceve l'Ethic Award all'Oscar Pomilio Blumm Forum

Redazione Ansa

(ANSA) - PESCARA, 26 LUG - Un dialogo continuo con le tecnologie per creare nuove narrazioni e favorire l'inclusività: è questo il messaggio lanciato da Stephanie Dinkins dal palco dell'Oscar Pomilio Blumm Forum di Pescara, dove ha ricevuto l'Ethic Award per il suo "lavoro rivoluzionario all'intersezione tra IA ed equità sociale". Dinkins è una pioniera nel combinare arte e tecnologia negli Stati Uniti ed è stata insignita del Guggenheim Award nel 2023. "L'Intelligenza Artificiale (IA) ha un potenziale enorme - ha spiegato nel corso del suo intervento - ma è anche ricca di sfide che dobbiamo affrontare con cura. L'IA non è un'entità monolitica: è plasmata da coloro che la creano e la addestrano.
    Ciò significa che le nostre diverse prospettive e storie devono essere al centro dello sviluppo dell'IA per garantire che serva equamente tutta l'umanità. In questo momento, abbiamo l'opportunità unica di reinventare il nostro rapporto con le tecnologie. Integrando la conoscenza delle comunità e i dati specifici delle diverse culture nell'IA, possiamo sviluppare sistemi più inclusivi e di supporto per tutte le persone. L'IA non dovrebbe riguardare solo l'efficienza e il profitto; dovrebbe promuovere rispetto reciproco, responsabilità e cura attraverso il maggior numero possibile di comunità globali". L'artista è stata inserita dalla rivista Time tra gli innovatori più influenti a livello mondiale sull'IA, che è parte integrante del lavoro artistico e della visione di Dinkins celebrata più volte dal New York Times. Proprio lei ha portato avanti un progetto partendo da una domanda provocatoria, ovvero se un'artista e un robot sociale possano costruire una relazione nel tempo. "Il mio lavoro, ad esempio, esplora come possiamo utilizzare l'IA per raccontare le nostre storie - ha sottolineato - e creare nuove narrazioni che riflettano le nostre vere esperienze e aspirazioni. Si tratta di trovare modi per piegare e coltivare la tecnologia affinché serva i nostri bisogni e supporti le nostre comunità. Il futuro dell'IA, quindi, è nelle nostre mani, nella nostra convinzione che possiamo esigere e creare sistemi che siano giusti, trasparenti e responsabili. Questa prospettiva sottolinea la necessità di una partecipazione ampia nello sviluppo dell'IA e l'importanza di creare una tecnologia che rifletta genuinamente e serva la diversità delle esperienze umane". (ANSA).
   

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