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Benanti, l'IA può essere utensile o arma va addomesticata

Per farne uno strumento che collabori al bene comune

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 02 OTT - "L'intelligenza artificiale come ogni artefatto tecnologico può essere un utensile o può essere un'arma e non possiamo evitare che abbia entrambi i significati, Quello che possiamo fare però è lavorare sull'umano cioè lavorare perché l'uomo sappia addomesticare questa nuova entità per farne uno strumento che collabori alla creazione del bene comune". Lo dice in un'intervista, a margine del Prix Italia a Torino, padre Paolo Benanti, presidente del Comitato per l'intelligenza artificiale istituito presso il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio e consigliere di papa Francesco su questo tema, nonché unico membro italiano del Comitato sull'intelligenza artificiale delle Nazioni Unite.
    Padre Benanti è anche autore di numerosi libri sull'intelligenza artificiale di cui l'ultimo, scritto con Sebastiano Maffettone, da titolo 'Noi e la macchina. Un'etica per l'era digitale' (Luiss University Press). (ANSA).
   

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