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Siae, non abbassiamo la testa di fronte a IA bene regolamento Ue

"Dobbiamo tutelare al massimo la proprietà intellettuale"

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 29 OTT - La Siae non è contraria all'Intelligenza artificiale e affronta il tema "innanzitutto sostenendo i centomila autori e editori che rappresenta: perché da quando nel 2017 è finito il monopolio se oltre centomila autori e editori scelgono la Siae un motivo c'è ed è proprio che cerchiamo di affrontare al meglio anche queste battaglie".
    Parola del Presidente Siae Salvatore Nastasi che, intervenendo agli Stati generali della cultura del Sole 24 Ore, premette che l'IA "certo migliorerà la qualità della vita" ma "dobbiamo tutelare al massimo la proprietà intellettuale".
    Bene il regolamento europeo "che per fortuna - osserva Nastasi - è stato approvato da poche settimane: in esso figura una norma che prevede il riconoscimento della proprietà intellettuale rispetto all'Intelligenza artificiale. Noi come Società autori e editori vigileremo e sosterremo questo regolamento perché non possiamo perdere questa battaglia e non possiamo arretrare neanche di un millimetro, abbiamo fatto una battaglia contro Meta perché dovevamo dimostrare che anche la piccolissima Siae in Italia non poteva abbassare la testa di fronte a un colosso del web: non lo faremo neanche di fronte all'IA" conclude.
    Tante le implicazioni del tema Intelligena artificiale "su una pluralità di soggetti" come sottolinea Matteo Fedeli, Direttore generale Siae, il cui mondo è messo a rischio dall'IA: "pensate solo ai doppiatori, potenzialmente oggi un attore di un film o di una fiction potrebbe parlare 140 lingue, tecnicamente è possibile". Mettere paletti non è facile e forse neanche produttivo: "Il neo-luddismo - afferma Fedeli - è difficile da applicare come si è visto anche con l'avvento di internet. I fenomeni bisogna comprenderli e cercare di trovare anche un modello di business che possa funzionare". Detto questo "l'IA act è un ottimo punto di partenza anche perché dimostra l'attenzione del legislatore europeo a questi temi". (ANSA).
   

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