Suchir Balaji, ex ricercatore di OpenAI che denunciò le pratiche della società accusandola di violazione delle norme di copyright, è stato trovato di recente morto nella sua abitazione a San Francisco. Lo riportano i media americani.
La morte del 26enne è stata catalogata come suicidio. Lo scorso ottobre Balaji aveva raccontato al New York Times i suoi timori su OpenAI, denunciando la violazione delle norme americane sul copyright per addestrare ChatGPT. Balaji aveva spiegato che ChatGPT e le altre chatbot avrebbero distrutto le organizzazioni che creano contenuti digitali per addestrare i loro sistemi di IA.
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