NEW YORK - "Ho un lavoro a tempio pieno". Cosi' Tim Cook, l'amministratore delegato di Apple, replica al New York Times che agita l'ipotesi di una sua discesa in campo in politica. Nella Silicon Valley circola da tempo, nonostante le smentite, la voce di una possibile candidatura di Mark Zuckerberg alle elezioni, alla luce dei suoi tour negli Stati Uniti per spingere più su temi sociali che sulla tecnologia.
Cook spiega come a suo avviso il maggiore coinvolgimento in quella che può sembrare politica è legato alla necessità di riempire un vuoto lasciato dal governo, "divenuto ormai da diverso tempo meno funzionale".
Cook si riferisce più che al presidente Donald Trump, al quale non ha risparmiato critiche in passato, all'incapacità del Congresso di agire. Da qui la necessità delle aziende e degli amministratori delegati - mette in evidenza Cook - di colmare il vuoto ed essere più impegnati in temi sociali rispetto ai manager del passato.