Non solo le informazioni che spargiamo con i nostri tweet ma anche le 'emoji', le faccine che usiamo su chat e social network, serviranno a personalizzare le inserzioni pubblicitarie che visualizziamo su Twitter.
L'annuncio del microbolog arriva in vista del World Emoji Day del 17 luglio. Secondo la piattaforma, le emoji sono ampiamente gettonate nelle comunicazioni digitali: dal 2014 ne sono state twittate oltre 110 miliardi. Twitter in pratica darà agli inserzionisti la possibilità di veicolare pubblicità in linea con i "sentimenti espressi" dagli utenti con i disegnini, che tiene conto di specifici prodotti, ad esempio il cibo, o di passioni, ad esempio vari sport raffigurati.
Da semplici disegnini per adolescenti, evoluzione delle "emoticon" che sfruttavano i segni di punteggiatura per indicare gioia o tristezza, le emoji ormai fanno parte del lessico delle comunicazioni online. L'anno scorso il dizionario di Oxford incoronò proprio una emoji "parola dell'anno": era la faccina che muore dal ridere. Mentre Apple nel prossimo aggiornamento di iMessage, appena lanciato, introdurrà una tecnologia che suggerisce di sostituire alcune parole con le emoji.