Social media e chat come Facebook e WhatsApp potrebbero essere costretti a condividere i messaggi crittografati degli utenti con la polizia britannica in forza di un nuovo trattato tra Usa e Regno Unito che dovrebbe essere firmato a novembre.
L'accordo - spiega Bloomberg - costringerà le società di social media a condividere informazioni per supportare le indagini su persone sospettate di gravi reati tra cui terrorismo e pedofilia. A essere messo in discussione sarebbe il sistema di crittografia che consente di mantenere una segretezza e una protezione sui messaggi degli utenti. In tal caso, le piattaforme web dovrebbero predisporre delle 'backdoor', delle porte di servizio, per permettere alle forze di polizia di entrare e leggere i messaggi in caso di reati.
"Siamo contrari ai tentativi del governo di costruire backdoor perché minerebbero la privacy e la sicurezza dei nostri utenti ovunque - ha affermato Facebook in una nota - Le politiche governative come il Cloud Act consentono alle aziende di fornire informazioni disponibili quando riceviamo richieste legali valide e non richiedono alle aziende di costruire backdoor".