Approfittando del momento in calo di Twitter, che proprio mercoledì scorso ha subito un contraccolpo con il lancio di Threads da parte di Meta, fioriscono le app alternative. Dopo Mastodon e Blueskye arriva Spill, creata da ex dipendenti della società di Elon Musk, con una forte componente di apertura alla cultura afroamericana e alla diversità.
L'app è stata lanciata a giugno e al momento funziona solo a inviti. Come spiega il Time, 130.000 utenti si sono iscritti a Spill all'inizio di luglio e lunedì l'app è stata la terza più scaricata sull'Apple App Store. Gli utenti che desiderano sperimentare la nuova piattaforma possono iscriversi alla lista d'attesa sul sito di Spill. I co-fondatori di Spill sono Alphonzo 'Phonz' Terrell e DeVaris Brown, entrambi afroamericani, che descrivono l'app come una "conversazione visiva alla velocità della cultura". Sulla piattaforma sono approdate alcune celebrities americane black come l'attrice Keke Palmer e il musicista e produttore Questlove. Spill è stato "costruito attorno alla creazione di sicurezza per diverse comunità", che i fondatori hanno definito "motori culturali". Un problema, quello della sicurezza e dell'odio online, che tutti i social devono affrontare a partire da Twitter il cui proprietario Elon Musk spesso alza i toni della conversazione.
Secondo una indagine recente del Pew Research Center basata sugli Stati Uniti, gli utenti che una volta erano "molto attivi" su Twitter pubblicano meno frequentemente, il 25% degli utenti americani ha affermato che probabilmente non userà Twitter tra un anno.
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