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Musk, nuovi utenti X potrebbero pagare per postare

Ipotesi "piccolo canone" di 3 mesi per ridurre imperversare di bot

Redazione Ansa

I nuovi utenti di X-Twitter potrebbero pagare inizialmente un "piccolo canone annuale" per eseguire alcune azioni sulla piattaforma, come postare o rispondere ad un commento. E' l'ipotesi ventilata da Elon Musk in risposta alla crescita irrefrenabile dei bot, i profili finti che postano in automatico.

Gli account finti che "infestano la piattaforma", scrive Musk su X "consumano i nomi disponibili e perciò diversi spazi buoni risultano già occupati", inoltre l'intelligenza artificiale bypassa i sistemi di verifica.

Quando e se la nuova regola verrà adottata, non è la prima volta che viene annunciata una novità che poi cade nel vuoto, i nuovi utenti potranno seguire altri account e visitare liberamente X ma, se vorranno pubblicare dei post, o replicare ad altri interventi, dovranno pagare. Dopo tre mesi di iscrizione, ha poi aggiunto Musk, potranno postare senza pagare il canone.

X ufficialmente ha sostenuto che solo il 5% degli utenti registrati sulla piattaforma siano bot, ma Musk ritiene che la percentuale reale sia più alta. La presenza massiccia di profili fasulli è stato uno degli elementi che inizialmente l'ha fatto tentennare sull'acquisizione di Twitter.

Pochi giorni fa il rapporto Imperva Bad Bot di Thales, ha sottolineato che il 32% di tutto il traffico internet è rappresentato da bot dannosi, sistemi automatizzati specializzati nel creare danni ai siti, truffe, disinformazione o invadere le mail di spam.

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