Il social network X si è impegnato a fermare la raccolta dei dati personali degli utenti europei per addestrare il suo programma di intelligenza artificiale Grok. Lo ha riferito nei giorni scorsi la Commissione irlandese per la protezione dei dati (Dpc). Il mese scorso l'ex Twitter ha sospeso il trattamento dei dati personali contenuti nei post pubblici degli utenti nell'Ue e nello Spazio Economico Europeo. Aveva utilizzato i dati per quasi tre mesi per addestrare Grok.
"È ormai un impegno permanente" porre fine a tale raccolta, ha detto Graham Doyle, vice commissario del Dpc, aggiungendo che il procedimento avviato il mese scorso davanti all'Alta Corte irlandese si è concluso. "Il procedimento è stato cancellato sulla base dell'accordo di X di continuare ad aderire ai termini dell'impegno assunto l'8 agosto su base permanente", si legge nella nota. "Il Dpc accoglie con favore il risultato di oggi che tutela i diritti dei cittadini dell'Ue/See", conclude. Il mese scorso il Dpc, che lavora in collaborazione con le autorità di regolamentazione europee, ha presentato un ricorso urgente all'Alta Corte per violazione delle norme Ue sulla protezione dei dati (Gdpr). L'autorità ha affermato di nutrire "considerevoli preoccupazioni" sul fatto che la raccolta "abbia comportato un rischio per i diritti e le libertà fondamentali degli individui". Otto paesi europei si sono lamentati delle pratiche di raccolta dati di X, che il gruppo di difesa Noyb (None of Your Business) ha affermato essere "molto probabilmente" in violazione delle regole.
L'associazione ha anche specificato che X deve rendere le proprie pratiche più trasparenti per gli utenti e ottenere il loro consenso esplicito prima di raccogliere i dati.
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