Rubriche

Esperimento SocialAI, la piattaforma che rimpiazza gli umani con l'IA

Simile a Twitter, si scelgono le categorie dei propri follower finti

Redazione Ansa

Se da tempo social come Facebook e X combattono per eliminare i bot, i profili automatici che spesso diffondono fake news, c'è chi ha deciso di monetizzare tale scenario. E' SocialAI una nuova piattaforma simile a Twitter, che solleva anche questioni etiche e sociali: gli utenti si relazionano solo con algoritmi, con i bot, scegliendo al momento dell'iscirizone il tipo di follower con cui desiderano gli scambi, dai sostenitori agli scettici, dai visionari ai pensatori.

Un modo, come spiegano gli ideatori della piattaforma sul proprio sito web, per "aiutare le persone a sentirsi ascoltate" ed evitare quella sensazione di isolamento che non di rado si prova sui social media tradizionali. SocialAI è stata sviluppata da Michael Sayman, ex bambino prodigio, che crea app di successo da quando aveva 17 anni. Sayman ha avuto un ruolo nello sviluppo iniziale di Instagram Stories, prima di passare a Google e a Roblox, popolare videogioco, basato su un linguaggio di programmazione proprietario.

Secondo il sito The Verge che riporta la notizia, dopo la selezione dei follower si cominciano le interazioni generate dall'IA, con conversazioni basate sulle caratteristiche scelte.

Qualche mese fa, 'Butterflies.AI' aveva lanciato un'idea simile, un'omonima app per Android e iOs dove è possibile creare il proprio alter ego digitale animato dall'Intelligenza artificiale, che pubblica post e interagisce con gli altri.

Ad agosto, in un'intervista il Ceo di Meta, Mark Zuckerberg, aveva anticipato che in un prossimo futuro, le bacheche dei social network potrebbero vedere un mix tra contenuti creati dall'uomo e altri generati dall'IA: "Ogni nostra attività verrà modificata in qualche modo dall'intelligenza artificiale. Ad esempio, i feed mostreranno post degli amici e famigliari, in gran parte dei creatori, insieme a quelli provenienti dall'IA".

Leggi l'articolo completo su ANSA.it