La decisione di Meta di abbandonare il fact-checking di terze parti e allentare la moderazione dei contenuti ha scatenato un'ondata di critiche e preoccupazioni.
Un numero crescente di utenti considera l'abbandono delle piattaforme del gruppo, da Facebook a Instagram e Threads. Come scrive il sito Techcrunch, negli Stati Uniti, le ricerche su Google relative all'eliminazione dei vari account social del gruppo sono aumentate nel corso degli ultimi giorni, dopo che Mark Zuckerberg, con un video online, ha annunciato la chiusura del programma di verifica dei fatti, a favore di un'iniziativa basata su avvisi della community.
Ricerche su "come eliminare definitivamente Facebook" hanno raggiunto il massimo storico su Google Trends, con un punteggio di 100 su 100, così come "alternative a Facebook" e "come eliminare l'account Threads", entrambe con un aumento di oltre il 5.000%.
In Italia, la media di interesse su Google Trends per termini simili è di 96 su 100. Considerato da molti come un atto di ossequio nei confronti della nuova amministrazione Trump, il provvedimento di Meta apre ad una possibile diffusione di disinformazione, incitamento all'odio e contenuti violenti online. Le piattaforme del gruppo sono state al centro di controversie in passato, accusate di aver contribuito al proliferare di fake news, come nel caso dei vaccini contro il Covid-19. Ad approfittare del periodo difficile potrebbero essere nuovi social, come Bluesky e Mastodon, sebbene entrambi sposino più le metriche di X e Threads che quelle di Facebook.
Proprio negli ultimi giorni, l'ad di Mastodon, Eugen Rochko, aveva definito le modifiche alla moderazione di Meta "Una preoccupazione per chiunque abbia una coscienza". Meta ha osservato che le piattaforme presto sostituiranno i fact-checker di terze parti con un sistema di note della comunità simile a quello di X, in cui gli utenti possono segnalare i post che ritengono necessitino di maggiore contesto.