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Ue assorbe quasi il 60% dell'export agroalimentare dell'Ucraina

Ismea, l'Italia in tre anni quadruplica gli acquisti di frumento

Redazione Ansa

Il conflitto in Ucraina ha stravolto le rotte commerciali dei prodotti agroalimentari, senza mpattare in maniera significativa sul potenziale produttivo agricolo di Kiev. Oggi l'Ue assorbe il 58% di mais, rispetto al 30% del 2021. Ancora più eviedente la situazione per il frumento tenero, di cui l'Ucraina esporta annualmente 17 milioni di tonnellate annue per 3,2 miliardi di euro: se nel 2021 l'Ue era destinataria di appena il 2% dei volumi, oggi è arrivata a coprirne il 51%. È quanto emerge dall'ultimo monitoraggio e del 'granaio d'Europa' che Ismea ha condotto sin dalle prime fasi dell'invasione russa.

Secondo il Report, considerando i principali prodotti di esportazione dell'Ucraina, mais, olio greggio di girasole e frumento tenero, i quantitativi si sono mantenuti su livelli considerevoli, seppure con andamenti altalenanti. A cambiare sono le geografie di destinazione, con una sensibile riduzione delle spedizioni nei Paesi extra-Ue e un aumento significativo del peso dell'Unione europea, in particolare dei paesi confinanti come Polonia e Romania. Questo anche per la decisione russa del luglio scorso di non rinnovare la Black Sea Grain Initiative, che consentiva il trasporto in sicurezza via mare delle derrate agricole in partenza dai porti ucraini.

Quanto all'Italia, secondo l'analisi, ha più che quadruplicato i suoi acquisti di frumento da Kiev, passati da 121 mila tonnellate del 2021 a 589 mila del 2023. Nel complesso, il Paese è il 13/mo fornitore nazionale di prodotti agroalimentari, con 1,1 miliardi di euro e l'1,8% di quota. L'Ucraina, in particolare, è leader per le forniture in Italia di mais, coprendo circa il 30% delle importazioni e di olio greggio di girasole (46%), mentre per il frumento tenero è solo quarta con il 10% dei volumi complessivamente importati.

Dai dati Ismea emerge infine che le spedizioni all'estero di olio greggio di girasole (5 milioni di tonnellate annue per 4 miliardi di euro) l'anno scorso hanno raggiunto nell'Ue oltre il 50%, dal 30% del 2021. A calare, invece, sono, le spedizioni verso i Paesi extra-Ue, in particolare dirette in Egitto, Indonesia, Bangladesh e Turchia: nel 2021 assorbivano il 98% dell'export ucraino di grano scesi adesso al 49%.

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