- ROMA - Passo fondamentale per l'apertura delle esportazioni delle carni suine in Cina. L'Ambasciata italiana in Cina ha formalizzato al Ministero della Salute la decisione della "General Administration of Quality Supervision, Inspection and Quarantine" (AQSIQ) di riconoscere l'indennità da Malattia vescicolare della Macroregione del Nord (Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Valle D'Aosta, Veneto e Province Autonome di Trento e Bolzano).
"Il raggiungimento di questo fondamentale risultato è stato possibile grazie all'incisiva azione posta in essere da Assica presso le nostre Autorità, con il coinvolgimento di tutti i livelli istituzionali", ha affermato il presidente di Assica Nicola Levoni.
L'apertura della Cina alle esportazioni di carni suine, grassi e frattaglie - osserva Ivsi - potrebbe generare già nella fase iniziale un fatturato export pari a 50 milioni di euro. La Cina rappresenta il principale mercato di destinazione delle esportazioni europee del comparto suino con una quota pari al 48% del totale.
Cina dà via libera a export carni suine italiane
50 milioni di euro il fatturato potenziale per settore